Un incontro a Roma

43. “Come protesta?” Marco vuole sapere. “Fa cadere le cose dal tavolo. Una per una.” Giulia dimostra. “Prima le chiavi. Poi il telefono. Poi le piante. È molto drammatico.”

44. Marco annuisce comprensivo. “Dante si siede sul mio cuscino. Con il sedere. È la sua vendetta.”

45. Il cameriere porta il conto. Finalmente. Giulia lo guarda. Due caffè costano quattro euro. Due vini costano dieci euro. Il cibo costa dieci euro. Totale ventiquattro euro. Non male per un lungo pomeriggio.

46. “Facciamo alla romana?” dice Giulia. “Dodici euro a testa.” Apre il portafoglio. “No, per favore. Lascia che paghi io,” insiste Marco. “Sei sicuro?” chiede Giulia. “Sì. Tu puoi pagare la prossima volta. Se vuoi una prossima volta?” Sembra speranzoso.

47. “Certo che voglio una prossima volta!” Giulia è felice. Questo pomeriggio è stato divertente. Marco è interessante e simpatico. Chiara aveva assolutamente ragione. Stanno bene insieme. “Grazie per il caffè e il vino,” dice.

48. Marco paga il cameriere molto lentamente. Vuole vedere come reagisce il cameriere. Ma non reagisce. Marco lascia una mancia. Il cameriere prende lentamente i soldi. Si alzano e indossano le giacche.

49. “È stato molto piacevole,” dice Giulia. Lo pensa davvero. “Sì, meraviglioso. Chiara è bravissima a fare da Cupido,” è d’accordo Marco.

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